Mamme e Papà Millennials target numero 1 per i Retailers

genitori millennials

I Retailers stanno aumentando sforzi e investimenti per attrarre verso di se l’attenzione del target più importante da un punto di vista strategico: mamme e papà Millennials, ossia i neo genitori tra i 18  i 34 anni.

Questo target risulta essere strategicamente vitale per i retailer più di quanto non potessero esserlo i neo genitori delle precedenti generazioni. Oltre infatti a rappresentare quel bacino di consumatori in fase crescente nel proprio ciclo di vita sembrano avere anche una forte capacità di influenzare le abitudini della massa.

Da un lato infatti capiscono e recepiscono prima le innovazioni (soprattutto quelle tecnologiche) e le “spiegano” alle generazioni precedenti, selezionando e dettando loro cambiamenti nei comportamenti che hanno un impatto fortissimo nei consumi. Dall’altro la dipendenza economica che spesso ancora li lega ai genitori fa si che questi comprino per loro una parte delle loro esigenze di consumo, seguendone gusti e sforzandosi di assecondarne le tendenze, rimanendone così immancabilmente influenzati.

Chris and Dawn Clark 'skype shot' (not exact)

Si stima inoltre che le neo mamme under 34 trascorrano sui social oltre 17 ore alla settimana svolgendo un ruolo fortemente attivo di interazione, postando commenti o consigli. Le neo mamme arrivano a postare o condividere raccomandazioni su prodotti o servizi oltre 10 volte al mese. Questo fa di esse le perfette Evangelizzatrici per quei brand che riescono ad attirarne l’interesse.

I papà Millennials a loro volta, sembrano entrare maggiormente nel ruolo del responsabile acquisto rispetto ai loro vecchi. Da un’indagine di Mintel infatti emerge che i Millennials sono tipicamente disinteressati allo shopping, fino a quando non diventano papà. In quel frangente l’83% di loro prova piacere a comprare con il proprio figlio, ritenendo questi momenti come una perfetta occasione per interagire e trasmettere degli insegnamenti al piccolo.

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Complessivamente inoltre i Millennials dimostrano di essere più esigenti nei consumi. Sul fronte alimentare infatti continua una migrazione verso differenti filosofie di dieta. Cresce immancabilmente il Vegetariano, il Vegano, il biologico e si ha in qualunque caso un’altissima sensibilità alle caratteristiche di prodotto in termini di ingredienti e modalità di lavorazione. Dalle informazioni sull’Olio di Palma all’Inci della cosmesi, su Instagram e Facebook i giovani trasmettono messaggi che sanno di crociate, in un tam tam in grado di far tremare le grandi multinazionali.

Ecco perché tante aziende Retail hanno iniziato a spendere una buona parte del loro Budget Marketing per iniziative volte a fidelizzare i genitori Millennials e chi non lo ha ancora fatto pianifica di farlo.

Alcuni esempi: Starbucks

starbucks

Starbucks in Gran Bretagna sta cercando di soddisfare giovani genitori. La catena di caffè ha iniziato a vendere nelle proprie caffetterie inglesi un Kit di emergenza con un pannolino, una salvietta e del detergente.

Al tempo stesso ha addestrato i suoi barman a riscaldare Biberon di latte per i neonati e iniziato a distribuire Gadget ad hoc, come un porta bicchiere da passeggino.

Alcuni esempi: Aldi USA

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Aldi in USA ha cercato di far breccia tra i giovani genitori addirittura ribaltando il suo assortimento e adattandolo alle mutate tendenze dei giovani statunitensi, sempre più attenti ai prodotti biologici.

In tal modo Aldi ha inteso qualificare agli occhi dei neo genitori la propria proposta di hard discount inserendo centinaia diprodotti Organic (sempre unbranded), soprattutto nei comparti ortofrutta, latte, uova e generi di prima necessità.

Alcuni esempi: Chick-fil-Achikin

Chick-fil-A è una catena Americana di Fast Food specializzata in Sandwich e altri piatti a base di pollo. Questa catena ha innanzitutto cercato di accreditarsi agli occhi dei più giovani con una campagna in cui prendeva le distanze dalle carni rosse e attraverso una ipotetica manifestazione delle mucche invitavano a magiare più pollo.

Recentemente ha inoltre lanciato un servizio chiamato “mamma Valet” per i genitori con bambini piccoli.

Il servizio consente ai genitori di ordinare al Drive in e di aspettare in auto assieme ai propri figli fino a quando un addetto all’interno non avrà preparato loro il tavolo con seggiolone e cibo già pronti.

 

 

 

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